La partita odierna del girone A di terza categoria cosentina tra la Cropalatese e l’A.S.D. Sibari si è conclusa con largo anticipo, per sospensione decretata dall'arbitro, quando il risultato era di 1 a 0 in favore della squadra di casa (Sibari). Il primo tempo si era chiuso con il vantaggio dei sibariti, per un goal segnato intorno al 35° del primo tempo in seguito ad un calcio di punizione di Maimone che un difensore della Cropalatese sospingeva fortunosamente nella propria porta, una classica autorete, ma la supremazia dei ragazzi di Falbo era stata continua meritando decisamente anche qualche altra segnatura. Dopo la regolamentare pausa le squadre ritornavano in campo e i cropalatesi operavano una maggiore pressione  cominciando ad affacciarsi minacciosi nell’area di rigore sibarita, senza peraltro provocare particolari pericoli alla porta difesa da Occhiuzzi. Al 20° però, l’arbitro, signor Labonia da Rossano, si avvicinava alla panchina di bordo campo accusando uno stiramento ad una gamba,  prontamente veniva soccorso, gli veniva fornita la miracolosa bomboletta di gas freddo e praticata una leggera fasciatura, dopo 10 minuti si tornava in campo, ma da lì a poco, l’arbitro sentenziava la fine della partita con i canonici tre fischi.

Mancavano circa 25 minuti alla fine, ma il direttore di gara sorridendo diceva di non farcela e quindi prendeva decisamente la via degli spogliatoi. Ovvio malcontento tra il centinaio di giovani sostenitori che, pur col tempo piovigginoso, erano presenti sulla tribuna del comunale intitolata all’indimenticabile giovane sibarita scomparso qualche anno fa in un tragico incidente stradale, Francesco Capuano, cugino dell’omonimo Francesco che milita nelle file sell’ASD Sibari. Nulla di fatto quindi, la partita dovrà, come da regolamento, essere rigiocata in altra data che sarà successivamente comunicata dalla Federazione. Ricordiamo ai tifosi che solo nei campionati di serie A e B, le partite sospese per forza maggiore o infortunio dell’arbitro vengono rigiocate partendo dal minuto in cui sono state interrotte.

(foto:l’azione del goal)

Non c'è alcun  motivo di dubitare della reale impossibilità fisica dell’arbitro a proseguire, quindi non si può che prendersela con la sfortuna, anche se, a onor del vero, il direttore di gara ci è apparso parecchio “abbondante” e poco allenato, ma questo lo dovrà esaminare chi è preposto alla scelta e al controllo dell’idoneità fisica dei direttori di gara. Domani, qualcuno della redazione di Sibari.info,  si recherà al suo domicilio per augurargli una pronta guarigione e un pronto ritorno sui campi di calcio, magari dopo qualche mese di allenamenti per smaltire quel poco di pancetta in esubero.

Seppur delusi, sia i sostenitori che i giocatori, hanno dimostrato grande sportività abbandonando gli spalti e il terreno di gioco in perfetto ordine e tranquillità, un’altra lezione di signorilità di cui possiamo andare decisamente orgogliosi.

Michele Sanpietro