CASSANO: Natura,Storia,Leggenda |
Scritto da G.Martire | |
sabato, 01 giugno 2013 06:52 | |
Come anticipato pubblichiamo il primo degli articoli comparsi sul periodico del Liceo di Cassano "Il Simposio" redatto da Giuseppe Martire. - Nell’entroterra della vasta pianura di Sibari la natura ha modellato le Grotte di Sant’Angelo, situate nella zona alta di Cassano all’Ionio e a pochi passi dal mare, un luogo suggestivo e particolare che merita di essere visitato dai turisti in vacanza sulla costa sibarita. Sono le più famose e rese fruibili turisticamente, ma tante altre sono li che aspettato di essere scoperte e catalogate. In un mio precedente scritto auspicavo la nascita di un gruppo speleo a Cassano, ebbene questo sogno è diventato una bella realtà. Dal 30 dicembre 2012 è sorta l’Associazione Speleologica Liocorno con sede a Cassano all’Ionio e che si occupa di Speleologia, Archeologia, Storia e Ambiente. Nata dopo l’esperienza e la formazione avuta con il GS Sparviere di Alessandria del Carretto, con il quale si collabora in spirito di fraterna amicizia. Cassano aveva bisogno di un gruppo che si interessasse della vasta problematica carsica. Ci siamo resi conto che il nostro sterminato territorio è ricco di moltissime grotte e caverne e che mai nessuno ha cercato di valorizzarle e censirle. L’associazione in questo momento conta più di 40 soci , ognuno di loro mette a disposizione le proprie capacità per cercare di far crescere nel nostro territorio la cultura speleologica, con la scoperta di nuove e suggestive cavità. Abbiamo iniziato con una conoscenza più dettagliata del territorio, organizzando escursioni per meglio conoscere l’area nella quale abbiamo questo grosso patrimonio naturale. Ci siamo resi conto quasi subito che non era facile parlare e descrivere tutte le grotte che avevamo individuate. Ultimamente si è deciso di avviare un lavoro che permetterà di catalogare e censire tutte le grotte del territorio di Cassano. Ad oggi nel Catasto delle Grotte della Calabria risultano regolarmente censite solo 19 grotte. Almeno altre 20 sono state individuate ma non censite. Il AS Liocorno ha iniziato questo lavoro , che spera di portare a termine entro 3 anni. Non sarà facile . Dopo aver localizzato e rifatte le planimetrie di quelle già censite, passeremo al censimento delle nuove. Una delle prime ad essere censite sarà la “Grotta Liocorno” che si trova ad un centinaio di metri dalla Grotta Fumarola, che deve ancora essere ispezionata e che sicuramente riserverà grosse sorprese, per il fatto che dalla sua bocca esce una grossa quantità di aria. Con l’aiuto degli amici del GS Sparviere si è svolto un corso di speleologia di primo livello riservato ai soli soci. Attualmente se ne sta svolgendo un altro a Villapiana dove sono impegnati ben 11 nostri soci, i quali saranno i futuri speleologi del nostro territorio. Questo entusiasmo di conoscere e valorizzare sempre più le nostre cavità ha fatto si che il AS Liocorno avanzasse una proposta all’Amministrazione Comunale per avere in adozione per 2 anni a Vucc’Ucciardo, una caverna che si trova ai piedi della Pietra del Castello, vicino al vecchio mattatoio su via Luigi Praino. Proposta accettata e sottoscritta. Sono quattro mesi che si sta lavorando al suo interno , con la pulizia e l’individuazione di cunicoli. Questa è stata nei secoli una cava per l’estrazione di vari minerali. Si pensa pure ad una sua fruizione per le scolaresche, attrezzandola al suo interno e farla diventare un’ aula didattica per lezioni di speleologia. Si continua nella ricerca e nell’intervistare persone di una certa età che ci testimoniano utili indicazioni per una mappa sempre più dettagliata di nuovi “buchi” e nuove cavità, ricordi dell’età giovanile, ma che molte volte non risultano confermate dalla realtà. L’area esterna delle cavità sono rappresentate da zone dove sono presenti tutte le peculiarità morfologiche Carsiche Dolomitiche e da notevoli aree di interesse protostorico. Territorio ricco di questi elementi. Nessuno ne conosce l’effettiva entità di sicure tracce del neolitico, del bronzo medio e sicuramente del paleolitico. Forse tutto questo negli ultimi anni è stato volutamente ignorato, mentre nelle zone limitrofe si sono svolti vari campi di ricerche e scritto moltissimo. Ho una visione personale su come poteva essere il territorio di Cassano durante il neolitico. Mentre in Egitto imperavano i Faraoni della I dinastia a Cassano si viveva nelle caverne .Dal Muraglione sino alla Pietra del Castello il territorio era disseminato da centinaia di grotte, cunicoli, caverne, sorgenti di acque limpide, piccoli fiumi, il tutto contornato da una ricchissima naturale flora e fauna. Ora non si vede più niente perché l’evoluzione ha creato la costruzione di case e di palazzi e molte di queste cavità sono state inglobate,murate oppure riempite…. ma sappiamo di certo dell’esistenza di tutto ciò. Mi sono sempre chiesto come mai le Università e gli storici non hanno svolto le dovute ricerche a Cassano per portare alla luce la civiltà di questo ricco periodo storico ? Perché non sono stati fatti degli studi sul neolitico a Cassano mentre nei paesi limitrofi tutto ciò è stato fatto ? Pochi giorni fa è stata presentata la mappa archeologica del territorio di Castrovillari e si è parlato di neolitico e paleolitico di tutti i paesi vicini a Castrovillari tranne di Cassano, però guarda caso nel museo di Castrovillari sono conservati oggetti preistorici pervenuti dalle grotte di Sant’Angelo !!! Sono sicuro che in quel periodo Cassano, o chissà come si chiamava, era la metropoli del mondo neolitico e crocevia del commercio dell’ossidiana. Sapete perche ? Oltre alle centinaia di grotte e caverne naturali disseminate in questo splendido sistema carsico e di conseguenza ambiente perfetto per gli uomini di quel tempo, pensate alle centinaia di sorgenti di acque limpide e al grande fiume (Eiano) che attraversava la vallata. Era un oasi perfetta per viverci e progredire. Possibile che questo territorio non era abitato ? Nelle nostre escursioni ci siamo imbattuti molte volte in elementi che confermano questa mia teoria. In tutte le grotte esplorate abbiamo notato la frequentazione principalmente testimoniata da cocci di ceramica presenti nell’area. Ma con tutto questo paradiso terrestre è da ritenere possibile la presenza anche dell’uomo del paleolitico in forte concentrazione nel territorio Cassanese. A conferma di tutto ciò si possono ammirare due dolmen di epoca imprecisata. Siti di grande rilevanza protostorica mai studiati….forse adesso è giunto il momento di aprire il grande libro della storia di Cassano. Un altro studio e ricerca che svolgerà la nuova Associazione Speleologica sarà quella della pulizia della Pietra del Castello per trovare i cunicoli del grande maniero, che sicuramente sono sepolti dai calcinacci delle mura del castello lasciato alla sua rovina dalla famiglia Serra. Il “grande teschio”al suo interno è vuoto e pieno di camminamenti naturali ed artificiali. Dalla storia sappiamo che Cassano all’Ionio all’inizio del seicento era una delle città del sud più ricca di cultura,arte,artigianato,agricoltura …poi il decadimento e l’oblio, che ha cancellato la storia di questo meraviglioso territorio. Giuseppe Martire |
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