San Giovanni in Fiore, Baldino (M5S): “A 30 giorni dalla morte di Serafino Congi non ci sono rispost |
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Scritto da Comunicato Stampa | |
mercoledì, 05 febbraio 2025 05:55 | |
Ci diranno che non ci sono soluzioni, che bisognerà aspettare nuovi bandi. Gli anestesisti oggi disponibili sono pagati a prestazione, una soluzione tampone che regge finché ci sono soldi, ma che rischia di crollare da un momento all’altro. Il cardiologo? Una cittadina di 16000 abitanti è senza cardiologo all’ospedale e da più di un mese nemmeno all’ambulatorio. Qualcuno l’ha promesso, ma a San Giovanni in Fiore non arriva. Intanto l’elisoccorso notturno non c’è. È grave, si lascia un intero territorio privo di un servizio essenziale. Qual è la risposta delle istituzioni al grande bisogno di sanità? Un bando di concorso per il primario di Medicina, in modo da accontentare una comunità sconvolta e dire di risollevare i servizi sanitari locali. È troppo poco, l’ospedale di San Giovanni in Fiore va riempito di reparti e personale. Nelle zone di montagna i pazienti vanno curati sul posto, perché trasferirli non è sempre possibile. Per questo bisogna cambiare la normativa e servono risorse in più, come abbiamo già detto al governo. La tragica morte di Serafino Congi potrebbe rappresentare per Regione e governo un cambio di passo sulla sanità nella montagna calabrese. Invece ancora nulla. Siamo solo davanti all’ennesima dimostrazione che per il governo regionale e nazionale la sanità è un problema da ignorare. E, mentre gli specialisti rimasti sono sempre meno, a crescere è la sanità privata. Quello che resta della tragica morte di Congi è che in Calabria, e nelle aree montane soprattutto, la sanità più che essere un diritto è un lusso per pochi>. On. Vittoria Baldino Vicepresidente Vicario Movimento 5 Stelle Camera dei Deputati Via Uffici del Vicario 21 - Palazzo dei Gruppi Parlamentari |
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