Cassano. Ancora cemento inutile e dannoso |
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Scritto da Antonello Avena | |
sabato, 08 febbraio 2025 08:54 | |
Da troppo tempo, la città di Cassano All’Ionio sta vivendo una grave carenza di spazi di socializzazione, fondamentali per il benessere e la crescita dei suoi abitanti. Nonostante le ampie potenzialità del nostro territorio, le scelte dell’amministrazione comunale negli ultimi anni si sono concentrate su interventi di asfalto e cemento, senza una programmazione a lungo termine e, soprattutto, senza una visione incentrata sul sociale. La vera domanda che dobbiamo porci è: dove sono gli spazi per i ragazzi? Dove si possono incontrare e crescere le generazioni future, se non in un contesto che stimoli l’inclusione, la cultura e il gioco sano? Siamo ben lontani dall’offrire ai giovani della nostra città luoghi dove poter esprimere la loro creatività, dove incontrarsi, dove costruire relazioni. Non ci sono biblioteche, non ci sono centri di aggregazione giovanili, non esistono sale dove i ragazzi possano riunirsi per discutere o per organizzare attività. Eppure, in una comunità sana e viva, sono proprio questi luoghi che dovrebbero essere al centro della progettazione urbanistica. Un luogo dove i giovani possano sentirsi parte di una comunità, ma anche avere gli strumenti per crescere, per scoprire e coltivare i propri talenti. La realtà è che a Cassano, per chi è giovane, non c’è praticamente nulla. Manca l’opportunità di crescere in un contesto che vada oltre il cemento delle strade e delle costruzioni, una mancanza che si fa sentire ogni giorno di più. L’ultima opera avviata ieri riguarda la costruzione di un anfiteatro all’aperto, destinato a ospitare circa 1000 persone. Un intervento che, se da un lato può sembrare interessante dal punto di vista dell’intrattenimento, dall’altro si inserisce in un contesto dove ci sono già troppi interventi impattanti e poco utili alla vera crescita sociale del nostro territorio. Il progetto in questione rischia di deturpare ulteriormente l’area, piuttosto che contribuire alla rigenerazione del nostro patrimonio culturale e storico. L'anfiteatro che si sta progettando è un ecomostro in cemento che, al di là delle intenzioni, non risponde alle reali necessità della comunità. Non solo non c’è una programmazione che consideri i bisogni di socializzazione, ma l’ennesima trovata elettorale sembra avere come unico scopo quello di fare bella figura in vista delle elezioni. A soli 200 metri da dove verrà costruito questo nuovo anfiteatro, esiste una villetta con un piccolo anfiteatro all’aperto, che non è mai stato utilizzato da nessuno. Questo è il vero segno di una mancanza di progettazione, di una visione che non tiene conto delle reali necessità della nostra comunità. La verità è che questo intervento, come molti altri in passato, non porterà nulla di concreto alla città. Non risponderà alle necessità di socializzazione, né tanto meno alla richiesta di spazi per i giovani. È l’ennesima opera che sembra concepita solo per impressionare, per sparare gli ultimi fuochi d’artificio, senza però riuscire a dare risposte vere e strutturate alle esigenze di chi vive quotidianamente in questa città. Non è con l’asfalto e il cemento che si costruisce una comunità forte, ma con la cultura, con l’inclusione, con il rispetto per l’ambiente e per il nostro patrimonio storico. La vera sfida per Cassano all’Ionio è quella di intraprendere una strada diversa, che metta al centro le persone e non le opere faraoniche, unendo la bellezza del nostro territorio con spazi funzionali per il sociale. È arrivato il momento di pensare seriamente a come investire nel futuro, dando risposte concrete a chi, in questa città, chiede solo di poter socializzare, crescere e partecipare attivamente alla vita della comunità. Mettiamo definitivamente da parte la politica degli sprechi e dell'apparire degli anni 80, cambiare è un dovere morale. Antonello Avena per Associazione politico-culturale ARTICOLOVENTUNO |
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